Il vintage ha sempre avuto il suo fascino, anche tra gli appassionati di moto, ed è per questo che sono in aumento gli appassionati che ne vorrebbero possedere una o che se ne ritrovano una nel garage. Perdersi nei meandri della burocrazia e finirne sommersi è un attimo, ed è per questo che avere le idee chiare su come procedere si rivela essenziale.
Esistono molteplici registri, a cui si può iscrivere la propria moto d’epoca. Prenderemo in considerazione in questo articolo il Registro Storico FMI.
Per l’iscrizione del proprio mezzo è necessario possedere la Tessera FMI in corso di validità.
Il veicolo deve essere in ottime condizioni e conforme all’originale (privo di accessori anche se d’epoca) o restaurato secondo le linee guida originali.
Oltre alle foto del mezzo (fotografato come da specifiche) sarà necessario allegare una copia fronte-retro del libretto di circolazione e il certificato di proprietà.
I tesserati con una moto iscritta al Registro Storico, avranno la possibilità di accedere ad una tariffa assicurativa agevolata per singola moto o per più moto, sia per guida esclusiva che libera.
Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali, la Legge di Bilancio approvata a fine 2018 reintroduce le agevolazioni per i mezzi dai 20 ai 29 anni, riducendo il pagamento della Tassa automobilistica del 50%. Agevolazione valida per tutte le iscrizioni ai vari Registri Storici. A seguito dell’introduzione di questa novità, tuttavia, alcune Regioni hanno deciso di adottare specifiche delibere. Pertanto è sempre meglio controllare cosa è previsto nella propria regione di appartenenza. Per i veicoli con più di 30 anni, inoltre, è prevista l’esenzione totale della tassa di proprietà.