La Revisione consiste in un semplice controllo dell’efficienza tecnica del veicolo: funzionalità dei freni, delle luci, delle gomme e dello scarico.
La revisione è obbligatoria per legge, ma soprattutto è fondamentale per garantire la sicurezza stradale.
Le moto d’epoca devono essere revisionate ogni due anni come previsto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, non è pertanto obbligatoria la revisione annuale. Il costo della revisione è pari a 45 euro + 1,78 euro da pagare presso la Motorizzazione Civile oppure 78,75 euro se effettuata presso le officine autorizzate.
Tutte le moto immatricolate prima del 1 Gennaio 1960 e catalogate come veicolo di interesse storico e collezionistico, inoltre, non devono necessariamente recarsi nei centri provinciali della Motorizzazione Civile, come avveniva in precedenza.
La scelta di effettuare la revisione del mezzo presso la Motorizzazione Civile o presso un’officina autorizzata è, quindi, a discrezione del proprietario per le moto immatricolate dopo il 1 Gennaio 1960 e sempre catalogate come veicolo di interesse storico e collezionistico.
Non solo. Nel nuovo decreto è stata inserita anche la deroga al controllo delle emissioni per i veicoli costruiti prima del 4 agosto 1971.
Ricordiamo che chi circola con la revisione scaduta rischia una multa da 173 a 694 euro, sanzione raddoppiabile in caso di revisione omessa per più di una volta. Oltre alla sanzione pecuniaria è disposto pure il divieto di circolazione fino a revisione effettuata. Attenzione: chi circola durante detta sospensione rischia da 1.998 a 7.993 euro di multa più fermo amministrativo della moto per 90 giorni e, in caso di reiterazione delle violazioni, confisca del mezzo.